FilmUP.com > Forum > Tutto Cinema - Inkheart - la leggenda di cuore d'inchiostro
  Indice Forum | Registrazione | Modifica profilo e preferenze | Messaggi privati | FAQ | Regolamento | Cerca     |  Entra 

FilmUP Forum Index > Cinema > Tutto Cinema > Inkheart - la leggenda di cuore d'inchiostro   
Autore Inkheart - la leggenda di cuore d'inchiostro
kubrickfan

Reg.: 19 Dic 2005
Messaggi: 917
Da: gessate (MI)
Inviato: 22-02-2009 20:20  
Trama: Mortimer "Mo" Folchart ha un dono incredibile:leggendo un libro può portare i personaggi presenti nello scritto sul piano della realtà. Il problema è che mentre qualcuno del mondo letterario arriva, altrettanti del mondo reale devono finire in quello della fantasia. In una di queste occasioni, mentre leggeva per la figlia Meggie di tre anni, sua moglie Resa è stata portata via, mentre i crudeli personaggi del libro Inkheart sono giunti sulla terra. Anni dopo, deciso a riprendersi la consorte, Mo si mette alla caccia del libro diventato ormai rarissimo. Lo aiuterà, che lo voglia o no, la figlia. Ma Capricorn, capo dei malvagi di Inkheart, ha un piano ben preciso per sfruttare a suo vantaggio il dono di Mortimer, detto "lingua di fata" ...



Recensione: Uno dei maggiori non attori statunitensi, il muscolare e granitico Brendan Fraser (immarcescibile antagonista di mummie e co.), è il protagonista di questo Inkheart, tratto dal primo dei tre libri di Cornelia Funke (non è detto che vedremo gli altri due, Inkspell e Inkdeath, il film negli Usa è stato un vero flop e potrebbe seguire la sorte de La bussola d'oro rimasto per ora monco degli altri capitoli), che narra le avventure di un cosidetto "lingua di fata", cioè una persona che leggendo un libro sa trasportare all'esterno dello scritto i suoi personaggi, facendoli vivere nel mondo reale. Questo potere ha una terribile controindicazi one:ogni volta che uno dei figuri del libro esce, qualcun altro deve entrare. Anni prima dell'inizio dell'azione contemporanea nel film, Mortimer detto "Mo" (Fraser) legge per la piccola Meggie (Eliza Bennet) un libro chiamato Inkheart (Cuore d'Inchiostro), che narra la storia del cattivo Capricorno (Andy Serkis, il gollum del Signore degli anelli). Capricorno esce dal libro (scritto da un certo Fenoglio, che sia un omaggio, vista anche l'iconizzazione fascista dei cattivi, Capricorno sembra Mussolini, allo scrittore e partigiano piemontese Beppe Fenoglio, autore de Il partigiano Johnny) e la moglie Resa (Sienna Guillory, la Jill Valentine di Resident Evil) ne entra e rimane imprigionata. Anni dopo, addolorato e con la figlia ormai ragazza, Mortimer non legge più favole per ovvi motivi, ma decide di trovare la moglie, anche perchè sembra che sia stata ritrovata una copia del rarissimo Inkheart. Dopo l'incontro con il fiammeggiante Dita di polvere (Paul Bettany, bravo attore visto in Master e commander e il Codice da Vinci), altro personaggio uscito dal romanzo, Mo viene a sapere che parecchi cattivi della corte di Capricorno sono stati estratti dal libro e hanno fatto base in un castello abbandonato in Italia (l'antico splendido borgo abbandonato di Balestrino, in Liguria). E' l'ora della lettura definitiva, ma gli ostacoli saranno davvero tanti e le incognite molteplici.
Nobilitato da un cast d'eccezione, che comprende, oltre a quelli segnalati sopra un cammeo di Jennifer Connelly, il bravo caratterista Jim Broadbent (che fa Fenoglio) e la presenza del premio oscar Helen Mirren (per The Queen) che fa la zia molto particolare di Fraser, Inkheart è un gustoso pastiche di un sacco di racconti e di romanzi, di favole citate più o meno esplicitamente (a voi il gusto di trovarli tutti man mano, con il mondo trasposto e riadattato dalla letteratura di Disney in preminenza, da La spada nella roccia a la Sirenetta).
Il gusto citazionale molto pesante però non rovina la visione del film, che la New Line (casa produttrice della trilogia degli anelli) ha voluto far dirigere a Iain Softley (K-pax e the skeleton key) in varie location liguri (Alassio, Albenga, Laigueglia tra le altre), il film risulta brioso, divertente e adatto ad un buon intratteniment o con atmosfere fantasy. Tra l'altro c'è un gusto molto retrò perchè tutti gli abiti e le vetture sembrano di altra data ma si paga in euro, per cui siamo nel mondo contemporaneo, pare quasi che si voglia notificare al meglio che il film vive trapiantato in tutte le epoche ma anche in nessuna, come può suggerire la miriade di cose di tutti i tipi che viene citata (l'occhio dell'appassionato ne scova in quantità industriale).
I seguaci di Capricorno sono visti, come si accennava sopra nel riferimento a Fenoglio, come dei fascisti che violentano le favole e i romanzi per i loro lucrosi scopi (leggendo le favole ad alta voce un lingua di fata può portare oltre che le persone gli oggetti, quindi anche oro e pietre preziose, nel mondo reale), si vuole con questo difendere l'integrità morale dei romanzi che hanno un loro senso di esistere senza che nessuno possa manipolarli a loro piacimento, sia che abbiano un finale tragico o felice per i loro protagonisti.
Curiosa anche la figura di Dario, il lingua di fata balbuziente, che porta i personaggi nel mondo reale in maniera imperfetta e con addosso le parole dei libri dai quali provengono, un monito per una lettura attenta e precisa e non solo parziale.
Ci sono tante cose per cui il film potrebbe essere consigliato (suggestivo anche l'innevamento artificiale di Entracque, in provincia di Cuneo), ma purtroppo il clima fondamentalmen te troppo gioviale (ogni volta una battuta stempera la situazione e Fraser a furia di starci assieme è davvero una mummia d'attore) rispetto ad alcune iconizzazioni di tragica memoria, ne fa solo quello che in fondo deve essere, senza infamia, cioè un prodotto adatto ai ragazzi e alle famiglie per un sereno trascorrimento in sala.
Possiamo dire in definitiva che essendo l'azione costante, i personaggi perlomeno decenti, Helen Mirren un folletto staripante sulla scena (quando arriva lei il tasso attoriale si alza di gran lunga) giudichiamo Inkheart un portatore sano di innocue emozioni e gustose citazioni, consigliandolo sopratutto a chi ama il fantasy perchè troverà pane per i denti della sua memoria di riconduzione. Vedremo poi se la scure crudele del botteghino che per ora l'ha ignorato (ha un budget del tutto ragguardevole di circa 60 milioni di dollari) impedirà di vedere su schermo la nascita di altre favole che trasmigano dai libri con la lettura.

pubblicato su Cine Zone
_________________
non solo quentin ma nel nome di quentin...quentin tarantino project
QUENTIN TARANTINO PROJECT

  Visualizza il profilo di kubrickfan  Invia un messaggio privato a kubrickfan    Rispondi riportando il messaggio originario
  
0.005085 seconds.






© 1999-2020 FilmUP.com S.r.l. Tutti i diritti riservati
FilmUP.com S.r.l. non è responsabile ad alcun titolo dei contenuti dei siti linkati, pubblicati o recensiti.
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Cagliari n.30 del 12/09/2001.
Le nostre Newsletter
Seguici su: